08/03/2024
 Messaggero Veneto
 Le associazioni Agita di Campoformido e And di Varese scrivono al presidente ma con «Apre le porte all'allargamento del gioco online. Necessario verificarne gli effetti»
 LE SCOMMESSE SUL WEB Allarme azzardo:lettera aMattarella «Il nuovo decreto può aumentarlo»
 In Friuli almeno 20 mila persone hanno problemi di ludopatia. Pochi chiedono aiuto
 

l decreto del governo nazionale per il "Riordino del settore dei giochi a cominciare da quelli online" preoccupa, e non poco, le realtà che da oltre vent'anni sono impegnate nel contrasto al gioco d'azzardo. Si tratta dell'associazione Azzardo e nuove dipendenze (And) di Varese e dell'Associazione peri giocatori d'azzardo e le loro famiglie (Agita) di Campoformido, che hanno scritto al Capo dello Stato, Sergio Mattarella, invitandolo a intervenire, perquanto di sua competenza, prima della firma e quindi della trasformazione del decreto legge in decreto del presidente della Repubblica (dpr). Nello specifico le due associazioni hanno voluto sensibilizzare Mattarella, e l'opinione pubblica, sulla necessità di introdurre un periodo transi- torio per la nuova norma, in modo da poterne misurare gli effetti (con verifiche costanti e ripetute nel tempi realizzate da istituti indipendenti). «Siamo certi della buona fede degli estensori del decreto e saremo lieti se il monitoraggio degli effetti, così come lo abbiamo proposto, porterà alla luce una riduzione di persone ammalate di dipendenza dal gioco d'azzardo: un vantaggio per la salute pubblica, in linea on le norme costituzionali e un reale miglioramento nella gestione di questo delicato comparto, come anche gli estensori si dicono certi che accada» spiegano Rolando De Luca e Daniela Capitanucci, referenti delle associazioni di Campoformido e di Varese. lI decreto ha ricevuto il via libera dalle Commissioni parlamentari Finanze e Bilancio e ora l'ultima parola spetta al presidente Mattarella: «Questo decreto apre le porte all’allargamento dell’azzardo online e mette le basi per superare il divieto di pubblicità attraverso formule già in essere nelle competizioni sportive, per esempio la citazione della piattaforma di scommesse online con un’estensione diversa da quella “vietata” per l’indirizzo we (.info o .net al posto di .it)», aggiungono De Luca e Capitanucci. Per questi ultimi si rischia «una deriva catastrofica e senza ritorno per un comparto, quello dell'azzardo legale, che nel 2023 ha superato la stratosferica cifra del150 miliardi di euro annui di raccolta coinvolgendo, secondo i dati dell'Istituto Superiore della Sanità, oltre un milione e cinquecentomila persone nell'azzardo patologico». Un problema quello del giocod'azzardo che in Friuli coinvolge almeno 20 mila persone, solo una parte dei quali riesce a chiedere aiuto, «Le conseguenze più evidenti- chiudono De Luca e Capitanucci- saranno l'aumento della già stratosferica cifra di 150 miliardi di raccolta, li conseguente incremento dei giocatori patologici e abituali, e i correlati danni dell'azzardo legale (per i giocatori, i prossimi e la collettività in generale),in palese contrasto con li fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività di tutela della salute, sancito dalla Costituzione all'articolo 32».

Scritto da: Alessandro Cesare